Il titolare di via XX Settembre aveva dichiarato: “I nostri Paesi condividono un interesse comune: entrambi siamo convinti dell’importanza che la Grecia si collochi su un sentiero di crescita forte e sostenibile attraverso un chiaro programma di riforme strutturali. L’attenzione alla crescita è prioritaria per garantire la sostenibilità del debito greco e per creare nuova occupazione nel Paese e contribuire così a sollevare il popolo greco dal disagio sociale prodotto dalla crisi”.
Ma le distanze sono sul concetto di Unione europea per Padoan “un luogo dove solidarietà e responsabilità sono principi concreti che si esercitano congiuntamente. L’Eurogruppo e l’Ecofin sono le sedi istituzionali dove ciascuno Stato membro può discutere e affrontare i propri problemi, nutrendo fiducia nella possibilità di trovare soluzioni comuni nell’interesse di tutti”.
Ora Tsipras è a Palazzo Chigi dove con ogni probabilità presenterà il suo piano contro le eccessive forzature: ma non si parla di taglio del debito, come accaduto in passato e infatti le borse stanno esultando.
Sostituire la Troika o scendere a patti? Chi vivrà vedrà.